giovedì 5 novembre 2009

Flavio Oreglio - Caro Silvio ti scrivo

Caro Silvio, ti scrivo questa mia perché come sai gli italiani ti vogliono bene, e io, in quanto italiano non sono da meno. Ho seguito le tue vicissitudini fin dai tuoi esordi (pensa che da adolescente con i miei amici giravo col motorino per le vie di Milano 2 in costruzione! Non si poteva entrare, ma noi entravamo lo stesso...lo dico perchè so che apprezzi questo atteggiamento di disprezzo delle regole) e adesso, vedendo quello che ti succede ne soffro e perciò mi permetto di darti un consiglio. Perchè non ti ritiri, Silvio? L'hanno fatto tutti, da Cincinnato a Napoleone, da Carlo Alberto di Savoia a Giolitti, da MAcario a Bush...Hanno smesso anche Van Basten, Gullit e Rijkaard! Nessuno è eterno, a parte il debito pubblico. Vai a vivere in campagna, Silvio, lontano dallo stress di una lotta senza tregua e senza quartierino. Ma chi te lo fa fare di stare li a patire le angherie, le prepotenze, i soprusi e le vessazioni di personaggi incattiviti come i magistrati rossi che ti perseguitano, i politici vermigli dell'opposizione che ti attaccano, gli ambienti cattolici carmini che ti sono ostili, il Vaticano purpureo che non ti vede di buon occhio, i parlamentari scarlatti di Strasburgo che ti deridono, i comici fulvi che ti mettono in ridicolo, i giornalisti faziosi e cremisi che ti aggrediscono? Inutile negarlo, sei circondato dai comunisti...Ascolta quello che ti suggerisco: tu ti ritiri a vita privata e passi le tue giornate con il tuo amico Putin che (visto l'amore che nutri per lui), evidentemente col comunismo non ha mai avuto niente a che fare. Ritirati. Ascolta il consiglio di un italiano che ti vuole bene. E' lo stesso consiglio che darei a mio nonno. Ormai hai superato la settantina: goditi la vita! Pensa: hai da parte qualche soldino che hai risparmiato a fatica, hai una casetta, che anche se non è piccolina e non è in Canadà, ha escort, pesciolini e tanti fiori di lillà, hai dei figli che ti vogliono bene, una moglie che ti adora, tanti amici disinteressati...Pensa che bello, non avere più pensieri! Ti alzerai alla mattina, uscirai di casa, supererai il cancello e via! Al circolino del centro anziani! Questa si che sarebbe vita! Finalmente libero! Come BAresi! Come Beckembauer! Come Provenzano fino all'11 aprile del 2006. Già ti vedo, vecchia canaglia: arrivi al circolo e ti lamenti perché servono quantitativi industriali di "rosso". La cosa non ti và. Allora, recuperando fondi da "non si sa bene dove", organizzi una società la "Anzianinvest" e ti metti a capo di essa. Con questa struttura modifichi le regole del gioco a tuo piacimento: qualche euro al barista perché ti tenga da parte il tuo amaro preferito (il "Vecchio Amaro del Capo", ovviamente)...Un favore al responsabile del gioco delle bocce perché dipinga su ogni palla il faccione di Prodi per aumentare il piacere di una raffa al volo...Un accordo sottobanco con la responsabile del COmune perché ti permetta di portare al circolo i giornalini porno...e così via. E poi si vive...Una briscola con gli amici (non proporre - anche se ti piace - "rubamazzetto" perché nessuno vorrà giocare con un professionista) un bianchino, una chiacchierata in compagnia per discutere di calcio, parlare di politica, incazzarti col governo, ragionare su inps e pensione...E poi, nel weekend arriveranno i vecchi amici a trovarti...Galliani con le arance, i cioccolatini e Ronaldinho, Apicella con la chitarra e una pizza, per ricordarti che Napoli ti è sempre grata, Bossi accompagnato da Borghezio e Calderoli vestiti da Asterix e Obelix, con la provetta per gli esami delle urine presa per sbaglio al posto di un'ampolla di acqua del Po, Bondi che ti porterà in visione una prima bozza del suo personale "Cinque maggio" a te dedicato, Brunetta che approfitterà della visita per fare le pulci a quei mangiapane a tradimento, parassiti del sistema, sanguisughe dello stato, fannulloni incapaci e buoni a nulla che dirigono i circolini della terza età pagati con i soldi dei contribuenti, Belpietro con la fotocopia della prima pagina dell'ultimo numero di Libero titolata "Gli anziani sono il futuro del paese, troviamone uno adatto a governarci. io un'idea ce l'avrei", Feltri con il Giornale dal titolo "Anch'io", Angelino Alfano che ti porterà le bozze del suo ultimo libro "Chi si loda s'imbroda", e così via...Non sarai mai solo, nessuno ti dimenticherà. Non è possibile. Passata la mattina, nel primo pomeriggio dopo una pennichella rilassante passerai il tempo in compagnia della tv e dei programmi di intrattenimento adatti alla tua età...Belle canzoni di una volta e magnifici balletti di ringhiera...E poi, vuoi mettere? Grazie al cellulare potrai partecipare ae dire la tua col televoto! E' così che ci si sente protagonisti nell'Italia che hai costruito! Poi alla sera un bel brodino e dopo Annozero tutti a nanna! Non è male. Pensaci. Tu saresti a posto. E noi anche.

mercoledì 4 novembre 2009

Excrucior.

La Corte Europea vieta il crocifisso nelle scuole.
Strali da ogni parte, politica, religiosa, laica, sociale.
All'insigne vaticanista che afferma che il significato del crocifisso non è da riferirsi solo alla religione cristiana, ma di fratellanza e amore di Dio vorrei far notare che non di un dio in generale si parla, ma di un dio in particolare. Il dio del vaticano, il dio dei cristiani.
Ma io, che non sono cristiano e che ai miei figli voglio evitare l'imposizione ideologica di una religione, cosa penso quando entro in una classe di qualsiasi scuola o in un ufficio della pubblica amministrazione, dentro i quali luoghi si sfoggia sulle pareti un crocifisso, magari accanto ad una figurina da album di Padre Pio e ad un calendario di Frate Indovino?
Penso che davvero religione è superstizione, e penso che per quelle persone che ostentano tali simboli non ci sarebbe alcuna differenza se al posto di un crocifisso ci fossero dei peperoncini rossi o dei cornetti o corna di vecchio stampo napoletano.
E penso che mio figlio, entrando in classe vergine di qualsiasi racconto cristiano, non riconoscerà quel crocifisso come simbolo. Per lui, come per me, si tratterà solo di vedere appeso ad un muro un uomo appeso ad una croce. Un uomo torturato. Insomma, un'immagine abbastanza truce. A chi potrebbe rispondere dicendo che quella è l'immagine del sacrificio per la salvezza di tutti, obietto che questo è il significato dei simboli. Simboli di qualcosa. Simboli per qualcuno. Non è "solo" un simbolo. E' "soprattutto" un simbolo. Ed è riconosciuto come tale solo da un cristiano.
Non è un attacco alla chiesa togliere i crocifissi. E' un attacco alla laicità imporre visivamente un simbolo. E' un attacco alla laicità dello stato impostare l'ora di religione parlando solo di religione cristiana cattolica.
E' vero che non bisogna perdere le radici della nostra identità nazionale. Ma è ancora più vero che bisogna rispettare le leggi.
E allora mi chiedo: sono meno cittadino italiano se non abbraccio il cristianesimo o se non rispetto la legge?