giovedì 15 ottobre 2009

Consorzio Autostrade Siciliane: indagini chiuse per sei indagati

Il sostituto procuratore, Vincenzo Cefalo è giunto ad un punto cruciale dell’inchiesta sulle ultime due gestioni amministrative del Consorzio Autostrade Siciliane. Il magistrato ha concluso la fase delle indagini del fascicolo che pone in evidenza le gestioni dell’ex presidente del Consorzio Antonino Minardo e dell’attuale presidente Patrizia Valenti. Quest’ultima era stata rimossa dal commissario regionale ma recentemente è tornata al suo posto grazie ad una sentenza del Tar di Catania. L’avviso di chiusura indagini riguarda l'ex presidente Antonino Minardo, i membri del CdA Carmelo Torre, Angelo Paffumi e Giuseppe Faraone, il presidente Patrizia Valenti e il funzionario dell'ente Felice Siracusa. Per loro la Procura ha ipotizzato i reati di abuso d'ufficio e rifiuto-omissione di atti d'ufficio per tre distinte vicende. Intanto tutti i sei indagati hanno chiesto di essere sentiti. Il sostituto Cefalo li interrogherà nei prossimi giorni e poi deciderà se chiederà il rinvio a giudizio o l’archiviazione. La prima parte dell’inchiesta riguarda la delibera con cui il 20 settembre del 2007 fu nominato Direttore generale del Consorzio l'ingegnere Vincenzo Pozzi, ex manager dell'Anas. Delibera che non passò all’unanimità. Alcuni membri del CdA votarono mentre a favore si schierarono il presidente Minardo, il vicepresidente Torre e poi Paffumi e Faraone. Da qui l’esposto in Procura in quanto, secondo alcuni membri del Cda, Pozzi fu scelto senza esaminare nessun'altra candidatura. C’è poi il reato di rifiuto di atti d'ufficio ipotizzato per Minardo, Torre, Paffumi e Faraone. Quella delibera, che prevedeva un compenso di 107.000 euro annui lordi per Pozzi, sarebbe stata in contrasto con una sentenza del Tar del 2006. Il Tribunale amministrativo di Catania imponeva al Consorzio l’obbligo di approvare la graduatoria del concorso interno per titoli, per coprire il posto di dirigente generale. Procedura che, secondo i denuncianti, non fu seguita. L’ultima tranche dell’inchiesta vede protagonista il reintegrato presidente del Cas, Patrizia Valenti. Il funzionario, secondo l’accusa, avrebbe ignorato del tutto un provvedimento del Tar che le imponeva l'assunzione dell'avvocato Olivia Pintabona a direttore generale del Consorzio. Quest’ultima, infatti, da tempo aveva avviato un contenzioso legale con il Cas per la copertura di quell’incarico.

da La voce del Longano.

1 commento:

  1. provate ad andare sul sito www.carmelotorre.com
    Alla sezione Comunicati e Iniziativa trovate le seguenti parole testuali:

    18/02/2008 - Dimissioni dal Consiglio di Amministrazione delle Autostrade Siciliane.
    Con una lettera inviata oggi al Sig. Presidente della Regione Siciliana ed all'Assessore Regionale ai Lavori Pubblici il rag. Carmelo Torre si è dimesso dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio delle Autostrade Siciliane. " Facendo seguito alle mie dimissioni dalla carica di Vice Presidente del Consorzio per le Autostrade Siciliane, rassegno oggi, con la presente, le mie irrevocabili dimissioni anche dalla carica di componente del Consiglio Direttivo dell'Ente. Le dimissioni sono motivate e necessitate dalla decisione di candidarmi alle prossime elezioni per il rinnovo dell'Assemblea Regionale Siciliana. Ringrazio il Sig. Presidente della Regione Siciliana, i componenti dell'Assemblea consortile, i componenti del Consiglio Direttivo del Consorzio, i Dirigenti, e tutto il personale dipendente dell'Ente, per la loro leale e fattiva collaborazione ed auspico che il Consorzio per le Autostrade Siciliane possa migliorare la sua organizzazione, ed assicurare sempre più qualificati servizi nell'interesse della collettività e dello0 sviluppo della nostra Regione."

    Neanche una parola sulle ipotesti di reato di abuso d'ufficio e e rifiuto-omissione di atti d'ufficio per tre distinte vicende legate alla propria carica all'interno di Consorzio autostrade siciliane.

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