venerdì 2 ottobre 2009

E ANCHE CASA PAUND FA “COMING OUT”

INCONTRO A ROMA TRA UN’ASSOCIAZIONE DI ESTREMA DESTRA E IL MONDO GAY

Sì alle coppie di fatto e a progetti di convivenza basati su un vincolo affettivo. A prescindere dagli orientamenti sessuali. Luogo della discussione: la sede romana di CasaPound Italia, centro sociale di estrema destra con comunità sparse in tutta la penisola. Qui sono state ospitate associazioni gay e lesbo. Prese le distanze dai recenti episodi di violenza omofoba, CasaPound risponde con il tavolo di confronto alle polemiche sull’adesione alla fiaccolata di Roma del 24 settembre contro i razzismi e l’omofobia. In quell’occasione a remare per primo contro CasaPound fu il sindaco di Roma Gianni Alemanno, arroccato peraltro su posizioni meno avanzate in tema di diritti gay. I ‘neri’ di Iannone fanno invece un vero e proprio coming out riguardo l’onmosessualità, che fa arrossire anche molti della sinistra: una presa di posizione laica, occasione per un dialogo guardingo ma sereno, condotto con attitudine costruttiva e ascolto reciproco, non senza diffidenze e occhiate oblique da entrambe le parti. No fermo, però, alle adozioni per le coppie gay, senza alcun distinguo sull’omogenitorialità. Completamente ignorate le persone transessuali. Un dubbio, infine, sull’idea di buon gusto che dovrebbe ispirare la condotta delle coppie di fatto. Che sposterebbe il discorso della gestione delle identità sul piano di una discrezionalità e di un’ortodossia che, forse, tradiscono ancora rischi di incomprensione. “Vi presterò dei libri”, promette una ragazza lesbica, al momento dei saluti. Con qualche dubbio su come si possano conciliare apertura all’omosessualità e lotta al razzismo con le aperte nostalgie dei nonni fascisti.
Francesco Paolo Del Re
Il Fatto Quotidiano
02.10.2009

Nessun commento:

Posta un commento